Intervista

Christian Bongiovanni Regional Segment Head for Insurance EMEA STATE STREET BANK

 

 

 

Quali sono le prospettive sulle assicurazioni nel breve medio periodo a fronte di tassi d’interesse bassi e prolungati, della pressione normativa e delle pressanti minacce a livello informatico?

I bassi tassi di interesse persistono e le compagnie assicurative cercano di aumentare rendimenti espandendo l’operatività in nuove asset class. Questa ha anche creato nuove sfide: si devono ripensare i modelli operativi, ridurre le spese e avere la capacità di gestire investimenti alternativi. Secondo il recente Insurance Outlook di State Street i bassi tassi di interesse si collocano al terzo posto tra le principali minacce per la crescita percepite dagli assicuratori a livello globale.

Tuttavia nel 2021 il COVID-19 è stato percepito dal 49% dei partecipanti allo studio come il principale elemento di rischio capace di innescare una nuova ondata di pressioni normative e fiscali imposte sul settore.

Di conseguenza le azioni adottate immediatamente in risposta alla crisi potrebbero aver influenzato la pianificazione e le operazioni a lungo termine. Questo porta con sé ulteriori fattori di rischio, legati al maggiore ricorso al lavoro remoto e online. Per citare un altro dato dello studio, le compagnie assicurative nordamericane affermano che la sicurezza informatica è probabilmente destinata a diventare una priorità in modo più netto rispetto agli anni pre-pandemici.

 

Nel contesto attuale, vede una propensione al consolidamento tramite fusioni e acquisizioni ed esternalizzazione?

La priorità di crescita degli assicuratori risiede all’interno dei loro mercati esistenti e non sorprende che il consolidamento sia un obiettivo primario per le compagnie assicurative specialmente attraverso fusioni e acquisizioni (M&A). Secondo il nostro studio, quasi la metà degli assicuratori a livello globale prevede che la propria azienda intraprenderà fusioni e acquisizioni nei prossimi 12 mesi. Confrontando le risposte dei partecipanti appare chiaro che gli assicuratori APAC percepiscono questa priorità in modo maggiore degli altri: quasi 6 su 10 player nella regione prevedono che ciò si verifichi nei prossimi mesi.

Un’altra importante conseguenza degli eventi recenti sul settore assicurativo è il modo in cui le società gestiscono i rapporti con i fornitori. Il nostro studio rileva che in Americhe e nella regione APAC vi è una maggiore enfasi sul consolidamento dei partner di outsourcing in pochi partner strategici. Per l’Europa invece gli assicuratori intervistati prevedono un aumento dell’esternalizzazione già a partire da quest’anno. Il Regno Unito e i Paesi Bassi sono in prima linea per questo trend.

Per concludere, gli assicuratori intervistati hanno identificato 3 fattori chiave nello scegliere i partner per l’outsourcing: la resilienza, la dimensione aziendale e la solidità finanziaria. Le esperienze dell’anno scorso hanno infatti reso evidente l’importanza di sapere operare efficacemente durante una crisi e offrire di più con meno risorse. Il ruolo di un partner strategico in grado di garantire scalabilità, sicurezza e tecnologia in un contesto volatile diventa dunque fondamentale per soddisfare le molteplici esigenze di uno scenario assicurativo in evoluzione.

 

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