Intervista

Martina Paianini Co-founder e Senior Manager KI REPLY

 

 

 

Quali sono le sfide in cui si imbattono le aziende in questo momento?

Il mondo ha subito una trasformazione, specialmente nel corso degli ultimi due anni, anche a seguito dell’emergenza sanitaria. Il ritmo è aumentato e, di conseguenza, anche il modo di fare business si è dovuto adattare a questa nuova esigenza. Il Time To Market è diventato pertanto una dimensione distintiva, e portare rapidamente sul mercato nuovi prodotti un diktat.

In questo contesto, anche il ciclo di sviluppo software deve essere adeguato e velocizzato. La maggior parte delle aziende si trova a confrontarsi con il comune problema “business demand vs IT Supply”. I primi devono rapidamente portare sul mercato nuove idee, rendere disponibili nuovi prodotti, e digitalizzare l’esperienza utente dei propri clienti; i secondi hanno un backlog medio di 18 mesi, con sistemi IT a volte obsoleti e poco flessibili, con la necessità di rimanere in controllo dei sistemi IT per garantirne la qualità e sicurezza.

In questo scenario, il problema principale è la scarsità di risorse tecniche specializzate, che porta di conseguenza a rallentare la delivery, ad aumentare il backlog ed a ridurre il tempo impiegato nell’attività di innovazione richieste del proprio business.

Attualmente, tutte le aziende, dalle PMI alle corporate, specialmente le società di servizi, hanno la necessità di digitalizzare i propri processi, per soddisfare i requisiti, anche legislativi, di sostenibilità e le aspettative dei propri clienti.

Per ovviare al problema della disponibilità di risorse tecniche sufficienti a soddisfare la domanda di mercato, pensiamo che la vera trasformazione debba avvenire nel modo di affrontare i progetti e gestire le tecnologie. Ki Reply infatti nasce con l’ambizione di cambiare il mondo dello sviluppo software e sfidare lo status quo relativo al modello di sviluppo utilizzato ad oggi per la costruzione di prodotti e servizi digitali per i nostri clienti.

 

Come ridurre il time to market massimizzando la produttività e valorizzando talenti e risorse?

La necessità di adeguarsi a ritmi sempre più incalzanti spinge le aziende ad abbracciare la trasformazione digitale. Lo scenario è caratterizzato da una digitalizzazione sempre più profonda dei processi aziendali e, più in generale, della vita delle persone, dove lo smart working assume un ruolo dominante e l’affermazione del Platform Model trasforma le imprese in ecosistemi aperti, interconnessi e collaborativi. Si presenta il bisogno di rispondere più in fretta a mercati sempre più fluidi; con una crescente domanda di applicazioni da parte di tutti i dipartimenti aziendali, domanda che, entro il 2021, sarà cinque volte maggiore della capacità di delivery dei reparti IT.

A segnare un nuovo inizio però, è soprattutto la capacità della tecnologia di farsi carico di una sempre maggiore complessità nell’interazione con l’utente. Ciò significa riuscire a compensare la mancanza di competenze digitali e dunque abilitare un numero maggiore di persone a svolgere autonomamente alcune attività che prima erano ad esclusivo appannaggio degli addetti IT, con l’ulteriore vantaggio di alleggerire il carico di lavoro degli esperti, che possono così concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, massimizzando produttività e creazione di valore per il business.
Il Low Code rappresenta quindi uno strumento potente che ci consente di aumentare la capacità produttiva dei team di sviluppo, moltiplicando le iniziative di trasformazione digitale a parità di tempo e risorse. Questo consente di adeguarsi al nuovo ritmo imposto dalla trasformazione digitale, passando in tempi rapidi dall’idea al rilascio di un’applicazione al grande pubblico.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, Ki Reply ha definito il lifecycle dello sviluppo software di nuova generazione che permette al developer di concentrarsi sui task a reale valore aggiunto, di ottimizzare tutte le fasi dello sviluppo software, migliorare la comunicazione IT/Business con la creazione della figura del Citizen Developer e portare in definitiva alla riduzione dei tempi e costi di un progetto.

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