Intervista

Domenico Rapolla Responsabile Crediti e Monitoraggio – CO-Fondatore  PROFAMILY

 

 

 

L’interazione delle Funzioni e delle metodologie di Controllo a supporto del business.

Un Sistema dei controlli efficiente si presenta quale strumento di Valore economico combinato all’osservanza della Norma.
I principali vantaggi impattano infatti sulla riduzione di costo del capitale di rischio, un vantaggio competitivo in ambito commerciale, in un risparmio di risorse.
Multidisciplinarità, controllo e visione d’insieme saranno Asset strategici differenzianti, le Funzioni di Controllo dovranno accompagnare il cambiamento e contribuire al nuovo Paradigma del risultato economico; le strategie dovranno sintetizzarne il risultato esprimendo un progetto organico quale vantaggio competitivo difficilmente replicabile in quanto espressione di una strategia Tailor Made.
Le relazioni commerciali privilegiate saranno quelle che garantiscono stabilità e durata.
Il rischio di “prosecuzione dell’attività” valorizza ora resilienza, interazione, organizzazione del lavoro, articolando un “Cruscotto” con parametri di rischio e conformità combinati.
La norma, intesa come efficace espressione di un modello ottimale di comportamento, diverrà quindi un fattore competitivo in quanto creazione di valore nella capacità di interpretare la disposizione non quale mero adempimento, ma strumento efficace per isolare le patologie di processo tramite “early warning”.
Nessun dato prodotto dovrà essere tralasciato ma dovrà fornire indicazioni per evolvere il modello come Organismo vivo.
Soltanto l’ausilio di tutte le Funzioni di controllo, tramite un modello Olistico contraddistinto da “Singolarità” identificata cioè quale intelligenza auto-implementativa, ove ogni funzione si lega una all’altra, potrà garantire all’impresa il reddito che l’azionista si attende.

La strategia di approccio.
Il sistema dei Controlli integrando il “modello organizzativo 231”, consentirà di costruire l’architrave di monitoraggio del perimetro massimo di rischio regolamentare in quanto coinvolge i Partners.
Fattore critico di successo è il coordinamento degli interventi regolatori affinché si ottengano co-benefici anche attraverso la gestione del patrimonio informativo strutturato per individuare i profili di rischio inerenti i singoli processi, visti quindi non soltanto in ottica 231/2001.

L’Hard Information.
Tali le informazioni rivenienti ad esempio da Pubblica Amministrazione o fonti terze affidabili.
In ragione della loro standardizzazione e sinteticità, dovranno essere trasmesse alle strutture centrali e periferiche, oltre che nelle comunicazioni fra uffici centrali e rete.

La Soft Information.
Oggetto di valutazione e registrate in appositi repository anagrafici del sistema informativo indicandone la fonte.

Contribuiscono in modo determinante al successo su presupposti di Lean Organization.

  1. Una rete affidabile, in grado di produrre valutazioni attendibili,
  2. la necessità di ridurre i margini di opinabilità di dati, documenti e informazioni non qualificabili come hard information.

Nella valutazione del rischio sarà necessario qualificare la soft information e codificarne la tipologia informativa. Il processo di assimilazione è funzionale alla creazione di economie di scala favorevoli.

Infatti il rischio soprattutto negli Istituti finanziari ed assicurativi, data la maggiore complessità del business e in relazione alle opportunità offerte dalle moderne tecniche di comunicazione, sta indiscutibilmente assumendo nuove forme e patologie.
Quale vincolo ineludibile, oltre che fronteggiare una maggiore velocità nell’assumere dimensioni di rischio spesso mutevoli nella fattispecie, diventa vieppiù necessario l’avvalerci proattivamente ed organicamente delle normative Regolatorie quali “early warning” che definiscano in processi integrati gli elementi patologici e consentano con sempre maggiore rapidità il fluire di informazioni che apparentemente riguardano un sistema regolatorio non direttamente coinvolto ma che spesso possono e devono ben essere utilizzati in ambiti connessi ed affini; la stessa Vigilanza a più riprese ha tratteggiato questi principi che dovremo sempre più incarnare.
Non secondario ricordare che un efficiente Sistema interconnesso consente di adempiere come facile conseguenza alla valorizzazione di logiche di stress e quindi facilitare le scelte strategiche di un’Azienda.
Un azienda moderna dovrà quindi affacciarsi al mercato consapevole delle potenzialità offerte da paradigmi di business fino ad oggi impensabili che dovranno essere coniugati a Modelli di controllo che affinino “nel continuo” la relazione evidenziandone i rischi ma contemporaneamente anche le potenzialità.
Ogni Funzione sia commerciale che di controllo, dovrà essere quindi attore e contributore di dati e valutazioni da mettere a fattor comune.
Un modello “Vivo”, quindi difficilmente replicabile dalla concorrenza, alternativamente il Mercato potrebbe operare selettivamente emarginando i soggetti operanti su una “piattaforma” superata, similmente a ciò che accadde a BlockBuster nei primi anni 2000.

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