
Anna D’Alessio Enterprise Account Manager QUADIENT CXM

Cosa comporta concretamente il European Accessibility Act (EAA) per banche e assicurazioni, soprattutto in termini di comunicazione digitale con i clienti?
Il European Accessibility Act (EAA)/ L’Atto europeo sull’accessibilità (EAA), che dovrà essere recepito negli ordinamenti nazionali entro il 28 giugno 2025, rappresenta una delle normative europee più significative in materia di inclusione digitale. Tra i settori coinvolti figurano banche e assicurazioni, che saranno obbligate a garantire l’accessibilità di prodotti e servizi digitali – inclusi siti web, app mobili e documenti elettronici come estratti conto, polizze, modifiche contrattuali o informative normative.
Per molti istituti finanziari si tratta di una doppia sfida: da un lato, adeguare processi e sistemi già esistenti; dall’altro, implementare standard come PDF/UA (PDF/Universal Accessibility), ancora poco diffusi nel settore. La complessità deriva spesso da infrastrutture IT frammentate e da una forte personalizzazione della comunicazione verso i clienti.
Ma l’accessibilità non si limita a dimensioni del testo o contrasti visivi. Un documento realmente accessibile richiede una struttura logica, etichette semantiche coerenti e contenuti che possano essere interpretati correttamente da tecnologie assistive come i lettori di schermo.
Per banche e assicurazioni che inviano milioni di documenti ogni anno, il rischio di non conformità è concreto – non solo dal punto di vista normativo, ma anche reputazionale. Intervenire all’ultimo momento può comportare investimenti non pianificati e soluzioni temporanee poco scalabili.
La buona notizia è che l’accessibilità può essere integrata in modo strutturale nei flussi di comunicazione, e le piattaforme moderne permettono la generazione automatica di documenti conformi a PDF/UA, basandosi su template esistenti e dati aziendali. Questo approccio consente esperienze coerenti e accessibili su più canali – come il banking online, portali clienti e app mobile.
L’adozione dell’accessibilità può anche accelerare la modernizzazione dei processi interni, migliorando l’efficienza, riducendo gli errori manuali e standardizzando la comunicazione. In quest’ottica, l’accessibilità non è solo un obbligo, ma un’opportunità per rafforzare la relazione con il cliente e la responsabilità digitale dell’organizzazione.
PDF/UA, WPAC, processi automatici – come si può garantire l’accessibilità dei documenti in modo sostenibile per banche e assicurazioni?
Per banche e assicurazioni, l’accessibilità rappresenta una sfida che unisce pressione normativa, complessità tecnologica e aspettative crescenti da parte dei clienti. Sebbene il European Accessibility Act imponga scadenze precise, la reale implementazione – in particolare nel caso di documenti personalizzati e ad alto volume – richiede soluzioni strutturate.
PDF/UA è lo standard di riferimento per i documenti accessibili in formato PDF. Stabilisce regole chiare su struttura, ordine di lettura, navigazione e testi alternativi. Rispettare questo standard significa rendere i contenuti effettivamente utilizzabili da persone con disabilità, e non solo conformi in apparenza.
Iniziative come la World PDF Accessibility Community (WPAC) giocano un ruolo importante nel promuovere buone pratiche, condividere esperienze e sviluppare soluzioni concrete per settori ad alta regolamentazione come il finanziario e l’assicurativo.
La sostenibilità dell’accessibilità passa dall’integrazione diretta nei flussi di lavoro esistenti, e non può essere un’attività “a valle”, ma deve far parte del ciclo completo: dalla creazione dei modelli alla generazione del documento finale.
Per realtà che gestiscono numerose tipologie di documenti (ad esempio nella gestione sinistri, nei mutui o nelle polizze), un approccio manuale non è sostenibile. Sono necessarie soluzioni automatizzate in grado di strutturare i contenuti, applicare i tag corretti e garantire la conformità a PDF/UA.
Anche la tracciabilità e la documentazione dei processi sono essenziali, soprattutto in fase di audit. Automatizzare queste attività aiuta a semplificare le verifiche e a ridurre i rischi di non conformità.
Infine, è importante vedere l’accessibilità non come un progetto a termine, ma come un impegno continuo, paragonabile alla sicurezza informatica o alla protezione dei dati. Servono governance interna, formazione, monitoraggio costante e strumenti tecnologici adeguati.
Chi si attiva oggi, non solo sarà conforme alla normativa, ma potrà distinguersi per affidabilità, innovazione e attenzione alla persona – valori chiave in un settore in cui esperienza utente e accessibilità sono sempre più strettamente connesse.